Il vino è sempre associato al gusto, alla convivialità ed alla tradizione. Tutti noi ci sentiamo sempre un pò sommelier ogni qual volta descriviamo con orgoglio il vino che offriamo ai nostri ospiti.
Quasi mai, invece, ci fermiamo a pensare alla vera origine del vino, al momento iniziale che rende possibile la magia della vinificazione che da millenni porta sulle nostre tavole questa superba delizia: la vendemmia.
Un tempo, la vendemmia rappresentava una tradizione quasi sacra, dove intere famiglie, interi borghi si riunivano in una festa collettiva uniti dalla gioia della celebrazione della natura che finalmente rendeva disponibili i frutti di un anno di duro lavoro.
Nel corso degli anni, purtroppo, la possibilità di godere di questa gioiosa tradizione è venuta via via meno, a causa della velocità sempre maggiore del mondo moderno che ci ha allontanato dal gusto delle cose semplici.
Fortunatamente esistono ancora luoghi dove il tempo si è fermato, dove il gusto per le cose belle e per le tradizioni ancora è vivo come tanti anni fa: la Tenuta Montemagno.
I nostri soci, ospiti speciali della famiglia Barea, hanno potuto vivere in esclusiva un weekend alla riscoperta della vera tradizione della vendemmia e della vinificazione: guidati da un esperto enologo, armati di forbici, guanti e cavagne, si sono riscoperti contadini dei secoli passati all’interno dei filari di Timorasso della Tenuta alle prese con la raccolta dei grappoli d’uva ormai maturi e pronti a trasformarsi nel nettare del quale tutti noi ne godiamo le qualità.
Come veri contadini sono poi passati all’interno della cantina dove, dopo le operazioni di diraspatura e di pigiatura dell’uva, hanno raccolto il succo in un tino che l’anno prossimo darà vita ad una speciale produzione di esclusive bottiglie di vino bianco “Il Tartarughino”.
In questo weekend di vendemmia non sono in ogni caso mancate le nostre amate automobili che ci hanno accompagnato alla scoperta delle splendide colline del Monferrato tra strade da guidare con gusto e viste mozzafiato.
Se è vero che l’occhio vuole la sua parte, è ancor più vero che alla Tenuta Montemagno gli occhi trovano appagamento in qualsiasi cosa si trovino a guardare: che sia la buganville adagiata silenziosa sul pergolato dell’ingresso, che sia l’elegante struttura centenaria o la splendida vista sui filari circostanti tutto è perfettamente curato in ogni minimo dettaglio.
Daniele Bianchini – ph Doriano Zunino